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Immagine del redattoreLuisa Tonon

Maiorca - la più grande delle Baleari

E' sottovalutata, e lo dico sempre ai miei clienti. Io ci sono stata nell'agosto del 2018 ed è stata una meravigliosa scoperta.

Ti serve la macchina se la vuoi girare, perchè l'isola è immensamente grande. Ora che ricordo, avevo già fatto una tappa a Palma durante una crociera Costa qualche anno prima, ed ero rimasta molto affascinata dalla bellezza della città, con la sua cattedrale imponente affacciata sul mare. Maiorca regala splendidi scorci, paesini nell'entroterra adagiati sulle colline, è ricca di storia e meravigliose spiagge. Qui avrai l'imbarazzo della scelta su cosa fare. Ti racconto il mio viaggio?

Siamo arrivati in tarda notte in una calda sera di agosto, io e il mio fedele compagno di viaggi (e non solo) Francesco, e dopo aver ritirato l'auto a noleggio in aeroporto, ci siamo diretti verso Cala Ratjada: avevo scelto di soggiornare lì, nel nord dell'isola, perchè la zona offre una frizzante vita notturna. Dopo un'ora e mezza arriviamo al nostro alloggio, e qui la sorpresa: "siamo in overbooking". Che bello sentirselo dire, soprattutto quando è l'una passata di notte e sei stanco. Sono gli imprevisti del settore, e avendo lavorato come receptionist lo so bene, per questo non mi prende l'ansia, la rabbia o il panico in queste situazioni. Ci spostano quindi in un altro hotel, che dobbiamo raggiungere con circa 10 minuti di camminata. Arriviamo, ci palesiamo, e ci assegnano la camera più lontana che potessero avere: attraversa la sala colazione, supera tutta l'aerea piscina, raggiungi la dependance e poi sali su fino al quarto piano, senza ascensore. OK facciamo anche questo! Finalmente arriviamo davanti alla nostra stanza e sorpresa numero due, la porta non si apre. Francesco mi guarda e riesce solo a dire: vai tu! Eh già, io l'avevo capito, la tessera magnetica non era stata abilitata. Così mi armo di pazienza e torno alla reception. Non potevo contestare la sua richiesta, ovviamente quel viaggio era stata una mia idea. La mattina dopo torniamo al nostro hotel originario, e ci comunicano che, visto il disguido, ci avrebbero assegnato una Junior suite, facendoci così un upgrade gratuito. Una stanza bellissima, con un letto comodissimo, credo il più comodo su cui io abbia mai dormito. Dopo la tempesta arriva sempre il sereno, no? Ce ne andiamo così all'esplorazione di Maiorca, partendo da Cala Mesquida, una cala con dei colori del mare sorprendenti, che andavano dall'azzurro intenso al turchese. Un unico ristorante che ben si fa pagare, e un baretto carino in spiaggia che fa degli ottimi cocktail. La giornata scorre a ritmo lento, sotto il sole cocente di agosto. Ogni giorno diventa un giorno di esplorazione a bordo della nostra panda e con il nostro fichissimo ombrellone da spiaggia. Ci piace così, muoverci, girare, cambiare zona sempre. La più bella rimane comunque per me Es Trenc: una lunga spiaggia selvaggia nel sud dell'isola, con un mare che nulla ha da invidiare a quello dei caraibi. Acqua bassa e limpida, fondale digradante, nessuno intorno per centinaia di metri. Se decidete di venire qui, ricordatevi di portare tanta acqua e cibo, per la vostra sopravvivenza. Ci siamo goduti profondamente le sue spiagge, abbiamo apprezzato tantissimo la sua cucina, e ci siamo rilassati senza orde di turisti impazziti. Ideale per una vacanza balneare a poca distanza da casa.


Maiorca, sorprendentemente inaspettata



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